Sciroppo d'acero o miele? I vantaggi e gli svantaggi.

Sia lo sciroppo d'acero che il miele sono opzioni naturali e più salutari rispetto allo zucchero industriale raffinato. Se il miele è prodotto dalle api, lo sciroppo d'acero deriva dalla trasformazione della linfa dell'albero. Di seguito vi parliamo dei loro vantaggi e svantaggi.

Le api producono miele nel loro alveare. In natura, dipendono da esso per sopravvivere all'inverno o ai periodi di siccità. Dopo aver estratto il nettare liquido dai fiori, lo immagazzinano nel loro secondo stomaco. Gli enzimi presenti in questa sacca gastrica modificano la struttura e la durata di conservazione del miele. Ritornando all'alveare, le api si passano il miele, rigurgitandolo, finché non raggiunge finalmente gli alveoli.

Per prendi lo sciroppo d'acero, la linfa si trasforma riscaldandola. Gli alberi vengono sfruttati in un periodo specifico dell'anno. La linfa viene raccolta e trasportato in un impianto di lavorazione. Lì viene riscaldato a 104°C per provocare l'evaporazione della sua acqua e la trasformazione in sciroppo. Il liquido si condensa, si addensa e si colora. Per produrla occorrono dai trenta ai quaranta litri di linfa un litro di sciroppo d'acero. Esistono tre tipi di sciroppo d'acero: dorato, ambrato e scuro. Lo sciroppo d'acero scuro viene raccolto alla fine della stagione.

Lo sciroppo d'acero contiene grassi, mentre il miele no. Quest'ultimo è più ricco di calorie. Per un cucchiaio ci sono 64 calorie nel miele rispetto a 52 nello sciroppo d'acero. Il miele contiene anche più carboidrati e proteine.

Troviamo più vitamine B3, B5, B6, C e acido folico nel miele, ma lo sciroppo d’acero è più concentrato nelle vitamine B1 e B2. Dal punto di vista minerale, il miele è ricco di rame, fosforo, ferro e sodio. In confronto, lo sciroppo d’acero contiene più calcio, magnesio, potassio e zinco.

Entrambi contengono antiossidanti. Il miele protegge dallo stress ossidativo mentre lo sciroppo d'acero aiuta a combattere l'azione dannosa dei radicali liberi. Notiamo però che la versione ambrata è quella che sembra contenere più agenti antiossidanti.

Come tutti gli zuccheri, entrambi possono portare allo sviluppo di alcune malattie, come l’ipertensione o alcune patologie cardiache. Vanno quindi consumati con moderazione. Notiamo però che l’indice glicemico dello sciroppo d’acero è 54, leggermente inferiore a quello del miele che è 61. Il consumo di miele da parte delle persone affette da diabete va monitorato. Ciò non significa che lo sciroppo d’acero non abbia un impatto glicemico perché è pur sempre uno zucchero.

Lo sciroppo d'acero è adatto allo stile di vita vegano, a differenza del miele che è un prodotto derivato da animali. Quest'ultimo, invece, ha il vantaggio di non avere una data di scadenza, perché è imputrescibile. Può cambiare consistenza e cristallizzare, ma non scade.

Se lo sciroppo d'acero si conserva per anni mentre non è aperto, deve essere refrigerato e consumato entro 12 mesi dall'apertura. Essendo più denso e contenente acqua, è infatti più soggetto alla formazione di muffe.

Qual è l'alternativa più sana? Lo sciroppo d'acero e il miele hanno ciascuno i propri vantaggi e svantaggi. Sono entrambi ricchi di diversi minerali e vitamine, ma entrambi contengono antiossidanti.

Lo sciroppo d'acero è preferibile per chi soffre di diabete, ma resta un prodotto dolcificante da consumare con parsimonia. Per le persone senza diabete, la scelta tra miele e sciroppo d’acero dipende davvero dalle preferenze. Il miele ha il vantaggio avere un gusto più o meno intenso a seconda del fiore da cui proviene. Il miele di acacia, ad esempio, è molto dolce e di colore chiaro. Il miele di castagno, invece, è scuro e molto forte in bocca. Tra i due, il miele millefiori o il miele primaverile hanno un gusto moderato, con un accento floreale.

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